Sofrologia Psicosomatica

Una metodologia di scoperta di se stessi, la più pragmatica per la nostra societa’ occidentale. La sofrologia é un metodo di rilassamento, di sviluppo personale, di ottimizzazione delle performances. E’ un metodo terapeutico non direttivo che mette l’accento sulla dimensione positiva e sulla realtà dell’individuo. Viene praticata in Francia, in Spagna, in Svizzera ed in Germania da più di 50 anni, nel campo ospedaliero, scolastico, sportivo e nella terapia individuale.

Ambiti in cui la Sofrologia opera:

Ansia, stati depressivi, lutto, accettazione di una nuova situazione lavorativa o personale, separazioni/divorzi, preparazione ad un evento,preparazione al parto, problemi di produzione del linguaggio, disturbi di origine psicosomatica o legati allo stress, all’affermazione di sé, problemi sessuali, fobie, stati depressivi.

I contributi che apporta sono:

– Migliore percezione e padronanza del corpo

– Capacità di sentire, di accettare e di anticipare i cambiamenti fisici e psichici

– Migliore gestione dello stress, dei cambiamenti nel ritmo di vita, della sessualità, etc…

– Migliore gestione delle percezioni sensoriali

– Proiezione e anticipazione verso il futuro nella dimensione positiva

– Migliore gestione delle energie vitali

– Miglior capacità di concentrazione

– Controllo del dolore

– Integrazione e accettazione del vissuto passato

– Acquisizione delle pratiche di sofrorilassologia in vista di un utilizzo personale futuro

Questa tecnica dà ottimi risultati in un periodo di lavoro medio- breve. Gli esercizi d’attivazione sono semplici da eseguire e integrare. Essi possono essere mentali e/o fisici e toccare i quattro campi della coscienza  nel presente, passato e futuro del paziente, con il fine di avvicinarsi  all’ armonizzazione dell’essere.

Seduta tipo :

– Riscaldamento :

Automassaggio d’origine orientale usato come una sorta di “camera di decompressione”, oltre che per una presa di coscienza del corpo

– Sofronizzazione :

Rilassamento del corpo, distensione della mente. Creazione dello stato di coscienza modificato.

– Esercizi di attivazione :

Esercizi fisici e\o mentali semplici che toccano tre campi della coscienza (emozionalità, corporalità, intuizione) nel presente, passato e futuro dell’individuo

– Desofronizzazione :

Ritorno allo stato di veglia cosciente

– Lettura :

Descrizione dell’esperienza vissuta. Ultimo campo di coscienza toccato : la razionalità.

Una seduta di Sofrologia dura 60 minuti

Mi sono formato a questa disciplina in Francia, presso l’istituto “Ecole de Relation d’Aide”a Tours ed è stata prima di tutto una scoperta, la scoperta di me stesso. Ero ancora piuttosto giovane ed il terreno era fertile per accogliere nuove sementi. La facilita’ di apprendimento di questa disciplina mi conquistò subito e che efficacia! Non solo andavamo a rivedere traumi passati, lavorando sull’ accettazione della nostra storia ma lo facevamo attraverso un lavoro corporeo, quindi nulla restava solo nel campo della mente ma immediatamente si sentiva anche nelle “budella”!  Scoprii la capacita’ di rilassare ogni piccola parte del corpo istantaneamente durante la vita di tutti giorni, scoprii un senso di interezza e fu una rivelazione.

Storia e  contributo della Sofrologia :

La Sofrologia è stata creata negli anni sessanta dal Prof.A. Caycedo, neuropsichiatra. A seguito di un anno passato al fianco dello psichiatra svizzero Ludwig Binswanger, studiando l’analisi esistenziale e impregnandosi della fenomenologia, Caycedo partirà in Oriente per essere iniziato allo studio dello yoga, del buddismo e dello zen. Il risultato degli anni di studio, di scoperta e approfondimento di queste filosofie e tecniche, dell’ unione tra occidente e oriente è la Sofrologia, che mira all’armonia psicofisica dell’essere umano, per dare il via ad uno sviluppo completo e ad un rafforzamento della personalità.

La psicosomatica fa parte delle medicine complementari. Rappresenta la capacita’ di comprendere il significato del sintomo.

La psicosomatica, in chiave ecobiopsicologica, mi permette di rendere conscio nel paziente l’investimento emozionale del sintomo o della patologia, accelerando quindi il processo di guarigione e/o la risoluzione del conflitto in atto.

Ho seguito il percorso di studi della durata di 4 anni: “Psicosomatica o il senso della malattia nell’uomo”, presso l’ospedale San Carlo Borromeo di Milano, proposto dall’ANEB-Associazione Nazionale di Ecobiopsicologia.

Attraverso  l’ontogenesi e la filogenesi di ogni apparato dell’uomo, ho studiato l’origine di una funzione ed il suo sviluppo, poi tutte le patologie inerenti all’apparato preso in esame e il loro significato simbolico.

Questo percorso mi ha fornito una griglia di lettura efficace e interessante che però non va a sostituire il vissuto del paziente che è il filo conduttore principale che mi apre all’analisi e alla comprensione del mondo simbolico espresso dal sintomo.

Il corpo parla, si esprime e noi esseri umani siamo costituiti di tanti strati. Il corpo fisico ne è uno: meraviglia perfetta che ci assiste tutti i giorni permettendoci di fare esperienza della realta’ materiale che ci circonda. Funge anche da campanello di allarme significandoci quando siamo fuori rotta, in disaccordo con il corpo mentale. Ci racconta se i nostri sentimenti, i nostri desideri “combaciano” con lo stile di vita scelto e ci dice inoltre se li prendiamo in considerazione a sufficienza. Possiamo anche mettere a tacere il Corpo per un po’. Lui, al nostro servizio, ubbidisce ma tornera’ a farsi sentire fino ad alzare il volume in modo che non si possa ignorare il suo richiamo e lo fara’ magari attraverso una schiena che si blocca, una “cervicale” che porta vertigini, un’anca che non è più in assetto, a volte addirittura con un incidente o con traumi molto forti.

In questa ottica, la malattia può essere letta come l’espressione di un disagio avendo per origine diversi fattori appartenenti a diversi piani esistenziali.